La Villetta

Comunità famigliare

progetto sperimentale

Casa per ragazze adolescenti e mamme/bambino

Progetto sperimentale autorizzato con DGR n.33 del 18/03/2021 del Comune di Arese.

obiettivi

 La “Comunità famigliare sperimentale” vuole essere prima di tutto una casa accogliente, protetta, con un numero limitato di utenti, con una presenza stabile diurna e notturna data dagli operatori residenti secondo lo stile delle comunità familiari. A questi si affiancano l’accompagnamento attento di operatrici e operatori professionalmente competenti e fortemente coinvolti nel progetto. L’esperienza di accoglienza di tipo familiare, in cui non c’è una rigida uniformità di storie e presenze, ma la molteplicità tipica dei contesti naturali in cui convivono bambini, adulti e adolescenti, apre all’ipotesi sperimentale della commistione di “utenze” diverse e alla convinzione che la famigliarità, la normalità di una vita sociale ricca di relazioni anche affettive, permette la creazione di spazi di condivisione non “curativi”, specifici, omogenei, ma dal forte impulso evolutivo. Questo è possibile quando non ci sono patologie o situazione di grave compromissione sul piano relazionale, quindi quando non si rientra in una situazione di cura, ma piuttosto in una situazione pedagogica, di sostegno e rilancio del proprio futuro.

 Utenza Mista
L’opzione sperimentale di affiancare due utenze che tradizionalmente vengono separate, fa leva sulla scelta di mettere al centro del lavoro educativo il tema dell’autonomia e del protagonismo sul proprio progetto di vita. Questo obiettivo accomuna sia le giovani mamme che le adolescenti con storie di vita segnate da una fragilità del contesto familiare

 

Approfondisci

Destinatari
  • Giovani mamme con 1 o più figli minori tra 0 e 10 anni, gestanti, anche minorenni, che si trovano in situazione di fragilità o di disagio e in difficoltà nello svolgimento delle funzioni genitoriali, eventualmente sancita da un provvedimento del Tribunale per i minorenni.
  • Adolescenti femmine (14-21 anni).
Capienza

La comunità  accoglie 2 nuclei mamma bambino (anche con più di un figlio) e 2/3 adolescenti, mantenendo la capacità media tipica delle comunità familiari (6 ospiti), ma con la possibilità di aumentare la capienza fino a 8 ospiti se le mamme accolte hanno più di un figlio.

Obiettivi Educativi

Per le mamme con bambino/i:

  • Assicurare prioritariamente la tutela dei bambini che stanno per nascere o dei minori, investendo, a tale scopo, soprattutto sul sostegno e sullo sviluppo delle capacità genitoriali.
  • Offrire a gestanti e madri una situazione protetta dove potere realizzare, con il sostegno degli operatori della comunità e dei servizi, una rilettura della propria situazione personale e familiare, una integrazione o reintegrazione della propria dimensione sociale e genitoriale. Offrendole spazi di confronto e sostegno, facilitando un rafforzamento maggiore delle competenze genitoriali, valutando anche l’ipotesi di avviare ulteriori interventi di supporto.
  • Promuovere le risorse presenti nel nucleo familiare e la riappropriazione delle funzioni educative genitoriali e sostenere le madri accolte nelle loro esigenze psicologiche e materiali e nel percorso verso l’autonomia (ricerca di soluzioni abitative autonome, di lavoro e di opportunità di qualificazione professionale; capacità di utilizzare i servizi del territorio, di usare adeguatamente il proprio tempo e il denaro, di conciliare gli impegni personali con quelli genitoriali…)
  • Costruire con la madre un progetto di vita autonomo, comprensivo del suo essere madre, adeguatamente tutelante per i figli. Le necessità dei figli ospitati sono garantite attraverso il supporto alla madre nella cura degli stessi e nel supporto delle relazioni interne ed esterne alla comunità.
  • Sostenere e monitorare eventuali fragilità del minore attivando, laddove necessario e/o richiesto, un progetto educativo specifico sul minore
  • Monitorare i rapporti tra il bambino/ragazzo e la madre ai fini di una valutazione delle capacità genitoriali (su mandato del TM)
  • Attivare l’ambiente di vita, la famiglia allargata e il territorio di appartenenza nel sostegno della genitorialità e del progetto delle ospiti

Per le adolescenti:

  • Aiutare l’adolescente ad elaborare la propria storia di relazioni famigliari.
  • Dare la possibilità di essere parte di un contesto sociale in cui sentirsi partecipe e di fronte a cui assumere il proprio impegno.
  • Offrire l’opportunità di vivere relazioni affettive forti e stabili nel tempo.
  • Guidare l’adolescente alla propria autonomia nei diversi ambiti (personale, relazionale, sociale, affettivo sessuale), per rendersi gradualmente protagonista e responsabile della propria vita.
  • Abituare alla costanza negli impegni di lavoro e di studio.
  • Educare alla responsabilità, alla costanza e fedeltà dell’impegno, alla condivisione, alla corresponsabilità.
Tasinazzo Claudia

Tasinazzo Claudia

Responsabile della comunità

Educatrice professionale.

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